La diversità agrumicola degli storici agrumeti del Gargano

La diversità agrumicola che ha caratterizzato gli storici agrumeti garganici è ancora oggi evidente in termini di specie e soprattutto all’interno di esse che può essere meglio interpretata e compresa con gli schemi tassonomici classici (Risso, 1818).

La tassonomia degli agrumi ha costituito per la botanica un vero problema, impegnata per circa quattro secoli, senza che si sia arrivati a soluzioni esaustive, per ovvie ragioni: specie soggette ad ibridazioni spontanee; la selezione di tantissimi tipi operati dall’uomo (oggi gli agrumi costituiscono le colture più praticate in tutto il pianeta).

Il risultato è stato un’incredibile diversità di tipi che non trova riscontri in nessun’altra specie coltivata.
Il primo tentativo riuscito di inquadrare questa diversità lo dobbiamo ad un botanico francese (Antoine RISSO, 1818) che istituisce specie e varietà su basi esclusivamente morfologiche; la tassonomia moderna sulla base anche di altre parametri (genetici, enzimatici e biochimici) ha semplificato di molto questa diversità creando gruppi (arancio dolce, mandarino) e facendo emergere la natura ibrida di molti tipi (arancio amaro, limone). In questo poster si presenta la diversità degli agrumi garganici secondo lo schema di Risso, lo stesso con il quale fu per la prima volta schematizzata grazie alla sensibilità culturali di uno studioso di Vico del Gargano (Giuseppe Del Viscio, 1900). Lo schema tassonomico di Risso è più efficace per conoscerla, comprenderla ed apprezzarla anche nella sua dimensione culturale. E, non per ultimo, nel rispetto degli storici botanici che su base morfologica (gradi capacità di osservazione) sono riusciti comunque ad inquadrarla.

I tipi illustrati rappresentano una parte della diversità in corso di studio (Biscotti, 2010; Biscotti, Del Viscio, inedito) e che può valutarsi oggi notevole e quantizzabile in diverse specie (arancio, limone, cedro, mandarino, bergamotto, chinotto) e in 40 morfotipi: 13 di arancio amaro; 12 di arancio dolce; 10 di limoni; 2 di cedro; 2 di mandarino; 1 chinotto e bergamotto.

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Foto di Nello Biscotti

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