In Puglia l’olivo è la pianta per eccellenza e costituisce un elemento inscindibile del paesaggio agrario.
L’olivo (Olea europea L.) annovera il germoplasma più ricco, costituito da migliaia di varietà in coltivazione e da popolazioni di olivi selvatici (oleastri) diffuse nell’area mediterranea, Africa, Asia e Australia.
L’intera variabilità genetica della specie si è quasi conservata intatta fino ad oggi grazie alla particolarità delle piante, all’adattamento alle diverse condizioni micro-ambientali e climatiche degli areali di coltivazione e alla mancata sostituzione delle varietà tradizionali con nuovi genotipi migliorati.
La ricchissima piattaforma varietale autoctona costituisce una sorgente di variabilità genetica inesplorata e utile sia nei programmi di valorizzazione della olivicoltura locale che in quelli di miglioramento genetico e sanitario.
L’olivicoltura è una risorsa di primo piano per la regione Puglia che ospita un vastissimo e antico patrimonio varietale in gran parte da caratterizzare e valorizzare, al fine di garantire un valore aggiunto alle produzioni d’olio e olive da mensa.
Per questa ragione esiste una reale necessità di un’accurata identificazione e caratterizzazione varietale, che esamini le complesse relazioni genetiche esistenti tra le centinaia di cultivar del vasto panorama olivicolo pugliese e consenta di fare un riordino per una valorizzazione del germoplasma olivicolo regionale.
Il progetto integrato Recupero del Germoplasma Olivicolo Pugliese è nato proprio come risposta a queste esigenze e ha dato un contributo alla biodiversità olivicola pugliese attraverso la catalogazione, la caratterizzazione, la conservazione, il risanamento del germoplasma locale, la valutazione economica dei servizi erogati e l’indagine storica e sociale degli usi dei prodotti delle accessioni olivicole interessate.
L’obiettivo è la tutela delle biodiversità agraria ponendo l’olio al centro del patrimonio storico, ambientale e culturale regionale.